di Cecilia Martino

Il mio mostro sotto il letto,
Urla e soffia come un gatto
Certe notti dal terrore sono corsa per le scale.

Il mio mostro sotto il letto ringhia e fissa come un cane, certe notti ho pensato che sarei stata il suo pane.

Ero sola in quella notte,
Camminavo nella strada, tutta intorno la paura
Mi seguivano dei passi, passi veri non di mostri.

Tutto insieme ho ringhiato, ho soffiato come un mostro
L’ho guardato e mi guardava, era sempre stato lì.
“Mi hai protetta allora tu” con un sibilo l’ho detto
“Senza un mostro tu sei sola” la risposta che sapevo.

Nel mio letto trova posto, questo mostro sibilante, ringhia, soffia, fissa ancora finché non gli porto il latte.

L’hai mai visto un mostro al mare? Ride e gioca con le onde, delle volte ce lo porto e restiamo lì a cantare.

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