Lo spazio ricettivo

 

 4176 terra, ciò che è aperto; risposta all’appello, virtù femminile, donna, femminile, docile accoglienza, riposo, capacità passiva di realizzazione, tutto ciò che riguarda la terra, principio della ricettività, natura in contrasto con lo spirito, sottomissione che lega il subordinato al superiore.

L’ideogramma presenta a sinistra il segno più generico per designare la terra che, nella sua forma antica era rappresentata da una pietra innalzata in omaggio al potere fecondante della terra. A destra si trova un carattere che esprime l’idea di estensione continua. Una delle forme antiche rappresenta due mani che tirano in senso contrario una corda evocando l’azione combinata delle due forze dialettiche. Qui rappresenta l’estensione infinita della capacità della terra di nutrire i germogli. Possiamo ritrovare in questa forma estremamente arcaica l’origine dei fregi a spirale che saranno il motivo dominante dell’arte cinese, dal neolitico ai giorni d’oggi. La struttura semantica dell’ideogramma richiama l’idea di globo terrestre, di spazio e materia in cui l’azione dinamica di Qian si possa distendere e agire. Simbolicamente è l’aspetto femminile dell’anima che è capace di accogliere e contenere attraverso la sua caratteristica di morbidezza e spaziosità. Infatti lo spazio che l’anima rappresenta nel suo contenere memoria la sottomette totalmente al percorso evolutivo che ne determina la storia e le  storie. Essa non può che continuare a seguire la legge del karma. Fino a quando, riconoscendo l’essenza della coscienzialità nella trama della memoria, non realizza la sua liberazione come realizzazione della versatilità non resistente. Vi sono, quindi, due vie per coltivare la Via della versatilità: la via dello yang o di Qian, il Cielo, che consiste nel praticare lo slancio vitale per guadagnare la vita duratura, e la via dello yin o di Kun, che consiste nel essere spazio vitale per guadagnare la vita trascendente. Essere spazio ricettivo significa che il vuoto raggiunge il culmine, allora si consegue la quiete e l’essenza si tramuta in energia, l’energia in pensiero/idea e il pensiero/idea in spirito e questo torna naturalmente al vuoto. Questo è lo studio di quella che si chiama la Grande Via di assoluta non resistenza. Praticare lo slancio vitale significa unire il vuoto alla quiete nel processo funzionale di azione del fuoco e allenare l’essenza per trasformarla in energia, allenare l’energia per trasformarla in pensiero/idea, allenare il pensiero/idea per radicarlo in spirito, allenare lo spirito per ritornare al vuoto. Questa è la pratica del muovere l’energia attraverso lo spirito.  In questi processi sono implicati i corpi fisici e sottili che realizzano, così, la loro essenza spontanea. Appare chiaro che non vi sono due realtà essenziali, ma piuttosto due atteggiamenti che conducono al medesimo riconoscimento.

 Kun Tuan

KunLo spazio

元亨 yuan hengoriginario e fluido

利牝馬之貞 li pin ma zhi zhenarmoniosa la giumenta coinvolge correttezza

君子有攸往 jun zi you you wangil maestro interiore ha un luogo dove recarsi (dal presente al passato)

先迷 xian miciò che viene prima è un inganno

後得 hou dedopo si raggiunge una meta (ciò che si desidera ardentemente)

主利 zhu liil maestro armonioso

西南得朋 xi nan de penga sud ovest trova amici.

東北喪朋 dong bei sang peng – a nord est perde amici

安貞吉 an zhen jicalmo trae vantaggio dalla correttezza.

La caratteristica principale della situazione è la prevalenza dei due principi fondamentali, l’essere contrapposto all’agire, la staticità della terra, che è la base della concretezza delle cose. Il simbolo rappresenta il preciso movimento della materia che può essere piegata agli scopi della creazione solo nel momento in cui siano chiare le radici e gli scopi di essa. Per cui la dedizione della cavalla, la sua forza e il suo coraggio, la sua cedevolezza, rendono possibile la naturale manifestazione delle cose. Se ci lasciamo andare alle analogie simboliche rispetto a questo esagramma possiamo dire: apertura, canale, luogo in cui scorre la forza, entrata e uscita, utero, vagina, potenzialità, terra, cambusa.

 Il testo delle linee

 

 6 all’inizio

 履霜 lu shuang camminare sulla brina

堅冰至 jian bing zhi consolidamento del ghiaccio portato all’estremo

 Il primo tratto dell’esagramma yin, rappresenta il primo 6. Il numero sei all’interno dello Yijing, e in generale nella numerologia cinese, rappresenta l’acqua che si manifesta nel Cielo Posteriore. Il numero uno rappresenta, invece, l’acqua di Cielo Anteriore, in quel processo di raffinazione che porta dal vuoto, in cui emergono lo Yin e lo Yang, alla manifestazione. La presenza del carattere shuan indica una formazione condensata dell’acqua tra neve e ghiaccio. Dopo l’autunno, quando il clima raffredda, la nebbia gela a contatto con la terra, quindi, il qi freddo comincia a comparire, e le persone si rendono conto che sta per iniziare il vero freddo. Lo yin qi comincia a aumentare e lo yang qi diminuisce, ciò da a ognuno l’informazione del mutamento in atto, lo yin e lo yang si alternano e ciò si manifesta per prima cosa in natura. Nella pratica del Qigong questo corrisponde al momento in cui si mantiene il proprio qi all’interno per non ledere il proprio yang qi e prepararsi per i momenti più freddi. Il freddo aumenterà. Così viene usata la metafora del ghiaccio. Nelle stratificazioni del ghiaccio ci sono vari tipi. Può essere una lastra sottile, come in questo caso, che invita alla grande prudenza nel muoversi, per non perdere lo yang qi.

 2 6 alla seconda linea

 直方 zhi fang Regolare (correggere ciò che è storto) da ogni lato

大不習  da bu xi il grande non ripetere

无不利 wu bu li niente che non sia armonico

Al secondo posto siamo in mezzo, al centro del nei gua, il trigramma interno, quindi la caratteristica è centrale. Nella concezione cinese il Cielo è rotondo e indefinito e la Terra è quadrata e vasta. La superficie della terra è estremamente vasta e, però, in qualche modo, “subisce” la rotonda ciclicità delle stagioni, che la regola. Il riferimento è, quindi, a un metodo.

Nella pratica del Qigong, significa praticare con la mente sgombra e semplice senza ossessioni o idee fisse, senza punti di vista, regolando la direzione nella semplicità di ciò che è diretto e semplice. Senza pensieri, puliti dentro, semplici come bambini si comprende il senso dell’allenamento e il metodo di pratica. Occorre conoscere le basi tecniche corrette per entrare nella pratica con un atteggiamento che unisca il sopra e il sotto, il cuore e la vita nel modo più naturale. Fuori forme corrette e non contratte e dentro ricchezza e abbondanza. Deve avvenire una unione naturale tra pensiero e vita che permetta di seguire le regole del Cielo e della Terra nel loro unirsi, immenso e diretto. La Terra è una Grande Madre che dona ogni cosa con immensa generosità. Ciò, comunque, avviene di riflesso a ciò che avviene nel Cielo. C’è una relazione decisiva tra   dan tian inferiore e dan tian superiore. Qui se ne può comprendere il riflesso.

Tutto ciò avviene in maniera spontanea, bu xi, non fare nient’altro, la grandezza non è ridondante, ma corretta. Il comportamento che occorre tenere, quindi, con gli amici e con le persone in generale è franco e sincero, wu bu li, niente che non sia armonico.

 3 6 alla terza linea

  含章可貞 han zhang ke zhen dissimulare lo stendardo permette correttezza

或從王事 huo cong wang shi forse seguire la via del re nelle faccende personali

无成有終 wu cheng you zhong senza fissare (regole rigide) porta al completamento di un ciclo

Questo tratto ha natura yin, ma posizione yang; ciò indica la necessità di non esagerare ed esporsi troppo, come una donna in una situazione maschile. All’interno c’è grande capacità, indicata dal carattere zhang, che significa qualcosa di ben strutturato, che sta insieme secondo norme rigorose, come un’opera artistica o un saggio letterario, che trasmette eleganza, bellezza e chiarezza, ma anche stendardo, vessillo. Abbiamo preferito tradurlo come stendardo, per alludere a qualcosa di prezioso che esprima le caratteristiche e i valori di una persona, di un clan. Tutto ciò, in questa circostanza, in questo tempo, deve restare all’interno essere morigerato, non mostrarsi altezzosamente.

Nel Qigong: cominciare a lavorare sul dan tian inferiore dove si accumula anche lo yang qi. Occorre, però rilassarsi e non disperdere il qi accumulato. Allora deve avvenire un processo di “vaporizzazione”. Tale processo avviene attraverso l’opera del dan tian superiore, che estrae dalla luce del cuore, che ha sede nel dan tian mediano, il proprio stendardo. Allora il qi accumulato nel dan tian inferiore potrà essere impiegato seguendo vie regali, libere, non rigide, e dirette al completamento dei cicli. In tutto questo processo alchemico è fondamentale, la quiete totale e la purezza dei pensieri.

 

4 6 alla quarta linea

括囊 gua nang legato il sacco

无咎 wu jiu non c’è danno

无譽 wu yu non c’è elogio

 

Il quarto tratto presenta una natura yin in posizione yin e sta al limite inferiore del gua superiore o esterno. Ha raggiunto la posizione corretta ma non è al centro, è, per così dire, troppo “molle”. Gua nang significa anche chiudere le tasche, nel senso di non spendere energie. Nella pratica del Qigong ciò vuol dire trattenere la propria energia, cioè essere vuoto all’esterno al fine di non attirare problemi. Non fare nulla e badare a non perdere. Quando il tempo è coperto e c’è calma piatta occorre fare attenzione a non sprecare energia, quando piove e ci sono tuoni e fulmini non bisogna perdere qi e jing.

 

5 6 alla quinta linea

 黃裳 huang shang giallo ( come il colore della terra) grembiule cerimoniale

元吉 yuan ji originario favorevole

Qui siamo alla posizione centrale del gua superiore, la posizione appropriata. Così come un vestito giallo è molto appropriato, è il vestito dell’imperatore, in questa posizione si sta bene; lo yin raggiunge la propria virtù, laddove può essere produttivo e fare cose positive. Qui ha sede lo yuan yin che produce tutto ciò che nasce dalla terra. Non è ancora il massimo dello yin, ma simboleggia la bellezza e lo splendore della terra. Essa non si vanta di aver prodotto e in ciò sta la sua bellezza. Occorre, quindi essere come la terra, lavorare come la terra che si mette un bel vestito senza vantarsi. Allenandosi nel Qigong nei momenti yin è appropriato far fiorire e crescere la propria pratica. Il qi all’interno si muove fluido e morbido e emana all’esterno naturalmente.

  6 6 in alto

 龍戰于野 long zhan yu yue i draghi lottano verso la campagna (i confini delle terre abitate)

其血玄黃 qi xue xuan huang il loro sangue (è) indaco e giallo

Questa è la posizione più alta dello yin. Lo yin qi è al massimo e si può trasformare in yang, tutto è pronto per raffinare il dan e regolarlo. Avviene un incontro/scontro con lo yang che è forte per natura. In principio la piccola persona, yin, si scontra con quella grande, yang. All’interno di ognuno, nella complessità della struttura di personalità, si scontrano istanze differenti che incarnano aspetti, maschere, luci e ombre in costante conflitto. Il bene il male, ciò che è corrotto e ciò che è corretto, armonico e disarmonico. Ecco l’immagine di un branco di draghi che lottano nel cielo, si avvinghiano e perdono sangue indaco e giallo. Il cielo è indaco mentre la terra è gialla, le due entità si confrontano e si combattono e così perdono sangue. Nella pratica del Qigong lo scopo è principalmente quello di armonizzare lo yin e lo yang. L’esistenza umana è combattuta tra due spinte o forze. Da una parte la spinta all’incarnazione che dallo yang va verso lo yin e raggiunge il suo massimo nel momento del concepimento, dall’altra la spinta evolutiva che dallo yin va verso, o ritorna dal punto di vista dell’individuo, allo yang e raggiunge il suo massimo nel momento della morte, quando si presenta una particolare condizione che può favorire la liberazione[1]. Il grado più elevato della pratica del Qigong il nono passo, il supremo, è quello indicato dal carattere ling. Tale carattere non significa, nel lessico della pratica, vivacità nel movimento, espressione che si rende con ling huo, ovvero ispirazione della mente, in cinese ling guan, e neppure qualcosa che ha a che fare con i misteri divini, ling shen. Indica, invece, quello stato di armonia nella circolazione del qi che permette, armonizzando con il jing, di equilibrare le due spinte giungendo a una incarnazione non necessitata, cioè allo stato di colui che nel mondo buddista è chiamato bodhisattva. Potremmo, quindi definire Ling, uno spirito funzionale, definendo un individuo che ha raggiunto la liberazione in vita. Di lui nessuna traccia, un cerchio vuoto che si alza, mangia, dorme, muore, vive.

 用六 yong liu usare i sei

利永貞 li yong zhen armonica (è una) durevole correttezza

Dal punto di vista dell’immaterialità è armonica la costanza. Se quando si calcola un gua si ottiene Kun gua, allora occorre comportarsi in maniera yin, morbida e fluida. Attenersi alla regola celeste con costante fluidità. Occorre indossare l’abito della terra. Una condizione di morbidezza e ricettività che permette di accogliere e comprendere il qi del cielo. Mantenere gli occhi aperti per guardare lontano, stando stabili in una posizione corretta seguendo le regole con un atteggiamento vasto e aperto. Nella pratica del Qigong, si allude alla condizione di rilassamento completo che permette attraverso la vera unione interna la raffinazione del dan.

 

Kun Xiang

地勢坤 di shi kunLa Terra è il simbolo dello Spazio

君子以 jun zi yi il maestro interiore usa

厚德 hou degenerosa virtù

載物 zai wual fine di supportare la natura (intrinseca) delle cose

Questo esagramma è formato dalla sovrapposizione di due trigrammi Kun, quindi, sia gli aspetti esterni sia quelli interni della situazione sono associati a un simbolo che significa un’estensione spaziale in cui l’energia può esercitare la sua azione.

Si vuole, qui, significare il sostrato essenziale di ogni cosa. Inoltre, tale simbolo, indica concetti quali: luna, moglie, madre. L’azione che questo trigramma simbolizza è il cedere, la docile flessibilità che fa crescere e nutre. Nel Ba Gua del Cielo Posteriore questo trigramma corrisponde alla direzione sud – ovest, la fase neutra che chiude la fase yang e apre la fase yin. Esso rappresenta il lavoro collettivo della semina e della mietitura che consente alla terra di dare i suoi frutti. Questo esagramma, l’unico ad essere formato da soli tratti yin, rappresenta un soffio potente di materializzazione che si manifesta in una propensione a far ripartire le forze naturali e a nutrire i processi evolutivi. L’attitudine alla resistenza e alla fecondità si esprime, qui, attraverso una qualità essenziale: la cedevolezza, che trova pienamente la sua efficacia quando risponde al richiamo dello yang. Il fatto che non si debba prender l’iniziativa, ma, piuttosto, seguire la situazione, non significa passività, ma tenacia e costanza, insieme a durata. La sua caratteristica è quella di rimanere sempre a disposizione e di manifestare una capacità a conformarsi alla situazione: la maniera d’agire dello yin. Essa è meno diretta, meno eclatante, più lenta, più riservata di quella dello yang, ottenendo, in tal modo, più forza nella durata.

[1] Secondo il tibetano Bardo Todöl, Il Libro dello Stato Intermedio.

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